Negli anni di frequentazione di club sportivi, runner amatori e del popolo variegato che ruota attorno al mondo della corsa, devo dire che ne ho sentite di tutti i colori.
C’è chi consuma quintali di vitamine e integratori, chi mangia solo determinati cibi prima di una gara, chi si alimenta a semi come un criceto, chi rispetta regole di digiuno da Ashram…
Per questo, ho sorriso quando Brooks mi ha invitata a leggere i dati di una ricerca realizzata da Survey Sempling International che svela ciò che i runner fanno e farebbero per cercare di correre meglio e più a lungo.
Molti runner italiani confessano di assumere alimenti energetici prima di mettersi a correre. I cinque alimenti più utilizzati sono le banane (49%), le barrette energetiche (48%), il cioccolato (43%), le noci (42%) e lo yogurt (34%). A sorpresa, qualcuno mangia anche la pizza (8%), mentre quasi uno su tre (29%) beve caffè prima di iniziare la corsa.
“Ogni runner, dall’amatore all’ultra-maratoneta, ha esigenze diverse: è opportuno quindi adattare l’alimentazione alla tipologia di allenamento”, ha giustamente sottolineato il professor Franco Angelini, nutrizionista sportivo e Presidente della Società Italiana di Nutrizione dello Sport e del Benessere (SINSeB), Italian Ambassador Advisory Board dell’International Society of Sport Nutrition (ISSN).. “Un allenamento a bassa intensità necessita di pochi carboidrati e dunque ben vengano frutta secca, cioccolato fondente e caffè dolcificato con miele. Se invece si deve affrontare una corsa ad alta intensità, è meglio aumentare l’apporto di carboidrati con una barretta energetica o un gel o delle maltodestrine, magari associate ai flavanoli del cacao”.
Personalmente, ammetto di curare l’alimentazione e di consumare molte proteine buone, cioccolato fondente, mandorle e nocciole, oltre a Omega 3, assunti attraverso l’alimentazione e supportati con integratori. Sono consapevole però che i risultati che ottengo dipendano principalmente dal mio allenamento, che va di pari passo con il mio potenziale, e con l’utilizzo di una buona attrezzatura sportiva.
A questo proposito, Brooks ha provocatoriamente proposto di passare a una “scarpa da corsa energetica”.
“Essendo noi stessi corridori, sappiamo bene che tutti desideriamo qualcosa che ci faccia correre più a lungo e con maggiore facilità”, spiega Susana Pezzi Rodriguez, Marketing Manager Brooks Italia. “Per quanto esistano alimenti che forniscono energia supplementare, è il passaggio a una scarpa da corsa energetica che aiuta davvero ad allungare le distanze. Per anni nei laboratori Brooks abbiamo lavorato per mettere a punto un sistema per dare ai runner l’energia per correre più a lungo, e alla fine ce l’abbiamo fatta. Brooks Levitate fornisce il maggior ritorno di energia tra le scarpe da corsa tecniche leader sul mercato e contiene la rivoluzionante tecnologia dell’intersuola DNA AMP, che restituisce l’energia direttamente al runner, dando l’illusione di poter correre per sempre”.
Ma in che modo le scarpe Brooks Levitate aiutano i corridori a correre più a lungo?
- Ammortizzazione Energizzata– Con il maggior ritorno di energia fra le scarpe da corsa performance leader sul mercato, la tecnologia dell’intersuola DNA AMP della Levitate porta l’energia a dirigersi direttamente verso il runner.
- Transizioni rapide – La suola flessibile a forma di punta di freccia facilita le transizioni tallone-avampiede, velocizzandole senza dispersioni di energia al suolo.
- Calzata intuitiva – La tomaia Fit Knit avvolge il piede nel suo comfort, muovendosi ed espandendosi.
Per la primavera-estate 2018, Brooks ha riproposto la Levitate in nero (qui la review del modello di lancio). Un colore che ricorda molto il mio adorato cioccolato fondente. Non trovate?
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