Experience

Ventuno km di sorprese alla Dogi’s half marathon

10 Aprile 2017

Ci sono molti modi per comunicare un evento: con i fatti, con le parole e con il cuore. Il team della Dogi’s half marathon ha messo sul tavolo tutte queste carte per accogliere, in occasione del 20esimo anniversario della gara, un nutrito gruppo di corridori, tra cui la sottoscritta e le sue compagne di mille avventure, Cristina di Run and the City e Manuela delle Women in Run, in rappresentanza di quelle quote rosa che, nella corsa, stanno prendendo sempre più piede.

Lo scorso anno, il mio approccio con questa manifestazione e con il territorio della Riviera del Brenta, che le fa da cornice, era stato di pura emozione. Contattata da Francesca, portavoce di Ascom Confcommercio, mi ero lasciata trasportare in un viaggio fatto di colori, sapori e ospitalità, tipicamente italiani, che mi avevano fatta sentire come in famiglia (trovate qui il mio racconto).

Quest’anno, invece, la vera sfida è stata partecipare alla mezza maratona, sopravvivendo alle tante tentazioni enogastronomiche della zona.

Ma andiamo per ordine. La particolarità della Dogi’s half marathon è quella di ospitare nel suo contesto una serie di eventi, a partire dalla Corsa sui tacchi, originale sfida dedicata a tutte le donne che amano sandali e décolleté. L’insolita gara, vissuta da pura spettatrice, è stata il cuore del sabato pomeriggio, quando mi sono resa conto che esistono donne capaci di fare uno scatto da velocista su un tacco di 10 centimetri pur di accaparrarsi un prezioso paio di sandali che, questa stagione, portavano la firma di Sabina Rossi.

Qui il video della finale: IMG_2886

La sfida che attendeva me, come dicevo prima, è stata invece quella di domenica mattina con la Dogi’s half marathon. A minare la mia performance, sono state le libagioni degne di un baccanale del giorno prima. Ma come tirarsi indietro di fronte alle delizie di un pranzo a Villa Goetzen, che vanta una delle migliori cucine della zona, e di una cena al Burchiello, in compagnia del team di Runeconomics, il gruppo di corsa portabandiera di Confcommercio, che ha visto qui debuttare la prima edizione del Trofeo Confcommercio? Devo ammettere di essere riuscita a raggirare parzialmente il prosecco anche se Manuela ha dimostrato che la cura a base di zucchero d’uva può portare al raggiungimento di un personale sui 21k…

Forse, ad aiutarla, però è stata anche la bellezza di questa maratonina, sviluppata su un percorso pianeggiante che lambisce le meravigliose ville costruite dai nobili veneziani, a partire dalla nota Villa Pisani, immortalata in tante foto della Maratona di Venezia, che proprio qui prende il via.

Chilometro dopo chilometro, i miei passi mi hanno portata a scoprire i paesi di Fiesso d’Artico, Stra, Mira e Dolo attraverso un percorso, omologato Aims/Iaaf e tracciato da Atletica Riviera del Brenta.

Una corsa snella per il giusto numero di partecipanti, oltre 2.250, ben organizzata a livello di ristori, animata dal tifo eccezionale delle persone lungo il percorso, con chilometraggio segnato alla perfezione e con un pacco gara ricco, contente una felpa blu molto carina, che ho subito utilizzato.

Un’esperienza da provare, credetemi, capace di unire l’utile al dilettevole. I km scivoleranno via rapidamente (magari non proprio come quelli dei vincitori Philimon Kipkorir Maritim – 1h02’44” – e Pauline Esikon Naragoi -1h11’31”) così come le ore trascorse in questo piacevole territorio, tutto da scoprire all’insegna dell’ospitalità italiana.

Uno scorcio della Riviera del Brenta

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