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Running turismo. Le meraviglie della Riviera del Brenta e la Corsa sui tacchi

5 Aprile 2016

Ho sognato di correre in un luogo magico, dove ville nobiliari si specchiano sulle acque di un fiume. Ho sognato di assistere a una gara sui tacchi, dove il premio in palio erano un paio di scarpe griffate. Ho sognato di conoscere tante donne imprenditrici, con storie di coraggio e determinazione da raccontare. Ho sognato che i sogni possono diventare realtà. Basta solo volerlo.

Ore 18.30. Il mio treno da Milano si ferma alla stazione di Venezia Mestre. Ad aspettarmi c’è Francesca, grandi occhi blu, fisico minuto, un cuore grande e grinta da vendere. Sarà lei, in qualità di portavoce di Ascom Confcommercio, ad accompagnarmi in una 24 ore alla scoperta del territorio della Riviera del Brenta, in occasione della 19esima edizione della Dogi’s half marathon, la mezza maratona, promossa da Atletica Riviera del Brenta, che attraversa i paesi di Dolo, Mira, Stra e Fiesso d’Artico. Ventuno chilometri che lambiscono 19 ville storiche dalla bellezza mozzafiato.

Il sogno continua. Entro in alcune di queste ville, ne assaporo i profumi, ne ripercorro la storia. Non sto più correndo ma immagino come sarebbe creare un percorso di runner turismo che lambisca le mura di questi luoghi magici. Opere d’arte e d’antiquariato, giardini all’italiana, saloni affrescati.

Ore 20.30. Cena al Burchiello. Strette di mano e presentazioni. Conosco Giovanna che ha deciso di cambiare vita rilevando un’azienda specializzata in prodotti per celiaci e vegani, la Forneria Veneziana. Conosco un’altra Giovanna che ha creato un marchio di braccialetti, Superyessss, credici sempre, ispirati a una storia vera di amore e di lontananza. Conosco Stefania, che ha realizzato una linea di abiti da tango, Paco Perez. Conosco Valentina, Carlotta e Silvia, atlete che correranno su dieci centimetri di tacco una sfida all’ultimo respiro. Donne coraggiose, imprenditrici di se stesse.

Il sogno continua. Mi trovo in un luogo d’Italia dove producono scarpe meravigliose. Dove esiste un museo della calzatura che ne archivia 17.500 pezzi e ne espone 1.300, così belli da incantare gli occhi. Sogno che un’azienda del luogo, O Jour di Giorgia Caovilla, ha messo in palio un paio di décolleté per la vincitrice della Corsa sui tacchi.

Mi sveglio e mi rendo conto che la Corsa sui tacchi esiste davvero. E’ una gara organizzata a corollario della mezza maratona, in cui le donne si sfidano in uno scatto di 15 metri, issate su un tacco di dieci centimetri. Sulla linea di partenza rivedo le ragazze dell’altra sera. In tutto sono 21. Dovrebbe essere una corsa non competitiva, invece la competizione c’è, eccome se c’è. Metti le donne davanti a un paio di scarpe e scatenerai l’inferno! La trionfatrice è Valentina. Scatto felino, sorriso da vendere, bellezza e intelligenza.

We can do it è il motto scelto da Terziario donna per raccontare questa gara e il senso dell’imprenditorialità al femminile. Forza e determinazione ma anche leggerezza e gioia di vivere. We can do it. Che sia una gara di corsa o una gara nella vita.

Le mie 24 ore sulla Riviera del Brenta stanno per terminare. Mi riprometto di tornare presto con più calma per scoprire meglio questo territorio e la sua ricchezza culturale, costruendo un percorso di running lungo il fiume che mi accompagni tra le ville più belle e i tesori nascosti di questo gioiello d’Italia, ancora poco conosciuto. Un sogno che diventerà realtà. Qui sotto ne ho tracciato il percorso.

Da visitare

Villa Foscarini Rossi. Racchiude un museo storico della calzatura, inaugurato nel 1995 grazie all’iniziativa dell’imprenditore calzaturiero Luigino Rossi, che acquista il complesso seicentesco e ne adibisce la Villa padronale ad archivio. Il museo raccoglie oltre 1.700 modelli di calzature femminili, prodotti dall’azienda Rossimoda dal 1947 a oggi e frutto della collaborazioni con gli stilisti più prestigiosi del panorama internazionale. A occuparsi con dedizione del museo è oggi la figlia Cristina Rossi.

Villa Valier. Gestita dalla famiglia Corò, che l’ha acquistata nel 1982 e aperta al pubblico nel 2013, questa villa del 1.500 ospiterà da fine aprile la prima biennale d’arte della Riviera del Brenta con opere di artisti storici e contemporanei incentrati sul tema del Canaletto. Un bellissimo esempio di restauro, frutto dello spirito d’impresa italiano. In questa dimora storica vissero due Dogi della Serenissima, i Valier, e alcune tra le più prestigiose famiglie veneziane.

Villa Widmann Rezzonico Foscari. Costruita all’inizio del 700, per volontà dei Serimann, nobili veneziani di origine persiana, la villa venne modificata alla metà dello stesso secolo dalla famiglia Widmann, che la rimodernò secondo il gusto rococò francese. Oggi la villa è gestita da San Servolo servizi metropolitani.

Per visitare le ville, è consigliabile sottoscrivere Ville Card, una carta che offre sconti agli ingressi e vantaggi sui trasporti. Tutte le info su www.rivieradelbrenta.com

Dove dormire

Accoglienza familiare e ambiente curato, Villa Goetzen è il riflesso della cultura e dell’ospitalità veneta, sotto la regia impeccabile della famiglia Minchio.

Dove mangiare

A Villa Goetzen per la cucina più sperimentale. Al ristorante del Burchiello per scoprire i sapori della tradizione in un ambiente accogliente e a gestione familiare da più generazioni.

Dove correre

Lungo il fiume Brenta, ripercorrendo il tracciato della Dogi’s half marathon. Se avete bisogno di consigli, potete trovare un supporto utile nel preparatissimo team di Atletica Riviera del Brenta.

Da leggere

Le porte sulla Brenta di C.B. Tiozzo e L. Sesler.

Sotto potete vedere:

Il video della Corsa sui tacchi

 

 

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