Quando, lo scorso 3 marzo, Nike presentò la sua innovativa scarpa da running LunarEpic Flyknit mi trovavo a Parigi per lavoro e persi quindi l’occasione di testarla in anteprima sulla pista del mitico campo di atletica XXV aprile, una vera istituzione per chi vive a Milano.
Una premessa per dire che, ad oggi, non sono in grado di sbilanciarmi sulla resa effettiva di questa calzatura, pensata dal colosso dell’Oregon per aprire la strada al futuro del running.
Quello su cui posso però pronunciarmi è l’aspetto estetico della LunarEpic Flyknit. Se il team creativo di Nike voleva sorprenderci, anche questa volta ci è riuscito. Mai prima d’ora si era vista in circolazione una scarpa da corsa con una sorta di calzino incorporato, montante sulla caviglia. Un design che non potrà certamente raccogliere consensi unanimi ma che, sicuramente, farà parlare di sé. Tutte le persone con cui ho discusso di questa calzatura si sono infatti nettamente schierate pro o contro il suo aspetto esteriore.
Personalmente, ho maturato un’opinione. Lasciamole il beneficio del dubbio. Se Coco Chanel rivoluzionò il modo di vestire delle donne introducendo il pantalone, Nike potrebbe davvero rivoluzionare il modo di correre di noi runner grazie alla LunarEpic Flyknit.
A livello tecnico, quello che leggo dal press kit è che alla base della ricerca c’è stata la volontà di creare una calzatura che offrisse la sensazione di poter correre all’infinito. Da qui, la scelta di coniugare l’ammortizzazione Lunarlon con una vestibilità seconda pelle. Il calzino? Il punto di partenza sono le state le scarpe da calcio Nike Magista, pensate per permettere al piede, alla caviglia e alla parte inferiore della gamba di lavorare insieme come un tutt’uno, enfatizzando così il movimento naturale per offrire una sensazione di maggiore fluidità.
Ora non mi resta che testarle. E’ possibile farlo prenotando un appuntamento nei Nike store o partecipando a una corsa con i Nike running club di Milano e Roma. Tutte le info qui.
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